È nato il primo assistente vocale né maschio né femmina

È nato il primo assistente vocale né maschio né femmina
È nato il primo assistente vocale né maschio né femmina

genderless voice
In alcune lingue, come per esempio il tedesco, esiste un genere femminile, un genere maschile e un genere neutro. Da poco tempo, la stessa situazione è grosso modo presente anche nel campo degli assistenti vocali, dato che ora esiste anche una voce neutra. L’ha creata un team di esperti di Virtue, l’agenzia creativa di Vice, in collaborazione con gli organizzatori del Copenhagen Pride, il festival delle persone Lgbtq+. Si chiama Q e potete ascoltarla nel video qui sotto.

Per ora Q esiste solo in questa versione di prototipo e non è ancora stata integrata in alcun sistema che sfrutta l’intelligenza artificiale. Ma perché mai le compagnie dovrebbero utilizzarla? Secondo gli ingegneri che l’hanno creata, Q ha almeno due motivi validi per sostituire le voci esistenti sul mercato. Prima di tutto, perché ci sono persone che non si identificano né come uomini né come donne: la voce genderless può aiutarle a sentirsi più rappresentate e, di conseguenza, meno discriminate. Inoltre, le voci di assistenza attribuite ai prodotti tecnologici riflettono spesso un pregiudizio sessista: Alexa e Siri sono nate per aiutare, dunque perché non dar loro una voce da donna? Come spiegato da diversi studi, invece, le macchine adoperate nelle fabbriche invece spesso utilizzano un tono maschile, visto come sinonimo di autorità. Se tutte le voci fossero genderless, viceversa, tutti verremmo meno influenzati da queste associazioni mentali.

Com’è nata Q
Il designer del suono Nis Nørgaard, che ha preso parte al progetto, ha spiegato a Wired Usa che il team ha chiesto a una ventina di persone – uomini, donne e trans – di leggere la stessa identica frase. Inizialmente gli esperti pensavano di sovrapporre semplicemente le voci. Questa strada, però, è stata presto abbandonata per le difficoltà tecniche: alcune persone leggevano più in fretta, altre più lentamente; alcune scandivano le parole, altre no; c’era chi parlava forte e chi piano.

Gli esperti hanno quindi pensato di lavorare sul timbro di ogni singola voce, ovvero su quella caratteristica che spesso ci porta ad associare a una persona un genere sessuale. In particolare, Nørgaard e gli altri designer del suono hanno cercato di alzare e abbassare il timbro fino a portarlo a un valore compreso tra i 145 e i 175 herz, un range che fa apparire la voce più neutra. Dopo aver modificato tutti i timbri, le voci sono state di mescolate e sovrapposte fino a ottenere quattro nuove varianti. Poiché il team di sviluppatori a quel punto avrebbe avuto difficoltà a scegliere , ha chiesto aiuto a un campione di 4500 ascoltatori in tutta Europa. La voce che ascoltate nel video è quella che, secondo queste persone, suonava più neutra.

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Author: iz4wnp